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Nico Hulkenberg


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Nico Hulkenberg

Dopo un periodo di tre anni lontano dalla Formula 1, Nico Hulkenberg ha fatto il suo ritorno nella massima categoria automobilistica nel 2023, sostituendo Mick Schumacher alla Haas. Nonostante l’assenza, il tedesco è rimasto un pilota affidabile, nonostante i soli 9 punti conquistati in campionato con una macchina non all’altezza.

Una bacheca di trofei ben fornita

Ha vinto la 24 Ore di Le Mans al primo tentativo, raggiungendo lo stesso risultato anche nella GP2 e nella Formula 3. Nico Hulkenberg è riuscito a ottenere successi ovunque nelle classi inferiori fino ad arrivare alla Formula 1,dove al tedesco è stato offerto un posto sulla Williams nel 2010. Nel Gran Premio del Brasile di quell’anno ha conquistato la sua prima pole position, ma non è riuscito a sfruttarla, finendo solo ottavo.

In attesa del successo

L'anno alla Williams sarebbe stato determinante per il futuro di Hulkenberg in Formula 1. Si trovava nella squadra sbagliata al momento sbagliato. Il primo anno alla Williams è stato seguito da un anno come collaudatore alla Force India nel 2011, prima di prendere posto come pilota titolare della squadra indiana nella stagione successiva. La più grande occasione per salire sul podio (sul gradino più alto) si è presentata al Gran Premio del Brasile 2012, ma la fortuna, per l'ennesima volta, non è stata dalla parte del tedesco. Un incidente e una penalità hanno fatto retrocedere Hulk dalla prima alla quinta posizione.

Dopo una stagione al volante della Force India, è arrivato il momento di un altro cambio di casacca, questa volta passando alla Sauber. Hulkenberg è riuscito a fare grandi cose con il team svizzero, ma non è stato sufficiente per poter finalmente bere champagne sul podio. Ha poi passato un altro periodo alla Force India, questa volta al fianco del messicano Sergio Perez.

L'era Renault

Il periodo di Hulkenberg alla Force India è durato più a lungo la seconda volta, con tre stagioni complete. Sebbene la Force India non sia stata in grado di portare Hulkenberg al successo, l'incursione del tedesco alla 24 Ore di Le Mans del 2015 lo è stata. Hulk vince e torna al suo team di Formula 1 di buon umore, per poi tornare a metà classifica. Dopo due quinti posti tra i costruttori, Hulkenberg viene nuovamente approcciato da un'altra squadra.

Hulk si siede così al fianco di Jolyon Palmer e può costruire sulle basi che Kevin Magnussen e lo stesso Palmer avevano gettato nella stagione precedente. Con una scuderia appena tornata in F1 come factory team, la Renault, Hulkenberg è riuscito a salire di livello nella seconda e terza stagione, mentre il sedile accanto a lui cambiava proprietario. Carlos Sainz ha preso il posto di Palmer nel 2017 ed è poi passato alla McLaren dopo la stagione 2018. Il suo sostituto è stato Daniel Ricciardo.

Addio alla F1 e nuove opportunità

Nel 2019 Hulkenberg non ha ottenuto risultati da sogno con la Renault. È stato messo in ombra da Ricciardo e si è dovuto accontentare del 14° posto nella classifica generale, il secondo risultato più basso della sua carriera in F1. Non è tornato in pista l'anno successivo.

Per Hulkenberg la sua avventura in F1 sembrava finita, ma il suo status di pilota di riserva per tutti i team motorizzati Mercedes gli avrebbe offerto alcune inaspettate opportunità. La prima è stata nel 2020, quando ha sostituito Sergio Perez colpito dal coronavirus. Più tardi, nello stesso anno, è stato richiamato quando anche Lance Stroll è risultato positivo al test.

Un'altra opportunità si è presentata all'inizio della stagione di F1 2022. Questa volta è stato Sebastian Vettel a dover saltare le prime due gare dell'anno, lasciando che Hulkenberg fosse chiamato a sostituirlo in Bahrain e Arabia Saudita.

Il ritorno

Le buone prestazioni mostrate nel ruolo di sostituto finalmente nel 2023 pagano: Nico Hulkenberg viene chiamato dalla Haas a sostituire Mick Schumacher, mai particolarmente amato da Gunther Steiner. La stagione non parte esattamente con il botto, ma arriva comunque un settimo posto nel caotico GP d’Australia e soprattutto la prova super nel weekend in Austria: quarto nello shootout, sesto nella sprint race, ottavo in qualifica. La Haas soffre però troppo in gara e fino alla fine della stagione non arrivano altri punti. A parità di vettura tuttavia la stagione di Hulkenberg non è negativa, visto che riesce a battere regolarmente il compagno Kevin Magnussen.

Nico Hulkenberg nel 2024

La Haas nel 2023 è stata la squadra peggiore sulla griglia e cambiare questa tendenza è l’obiettivo principale per il 2024, a cui anche Hulkenberg vuole contribuire. A 36 anni è ormai reputato come uno dei piloti più solidi e affidabili della griglia, ma forse è arrivato il momento per cercare quel guizzo in più per coronare una lunga carriera. Il tedesco detiene il poco invidiabile record del maggior numero di partenze senza podi, a cui spera di porre rimedio prima di appendere il casco al chiodo, anche se in Haas sarebbe un risultato al limite dell’impresa.